Mohole aa 2018 – 2021
Obiettivi
Trasformare l’approccio alle lezioni nei corsi Accademici, dando forma all’identità didattica di Mohole.
Diventare riconoscibili e identificabili non solo per gli insegnamenti, i professori o per le strutture, ma per il modo di affrontare la lezione.
In prospettiva, l’obiettivo è che un potenziale alunno, guardando pochi minuti di una qualsiasi lezione, possa immediatamente riconoscere un carattere distintivo e originale rispetto alle altre scuole.
Modalità
L’identità didattica di Mohole è l’articolazione di una teoretica di condivisione di buone prassi, destrutturazione degli spazi e dei tempi (e quindi degli schemi mentali dei discenti) e sperimentazione, che si articola in 3 Forme e 6 Momenti.
Ciascuna Forma è un differente modo di approcciare un’intera lezione, all’interno del programma di un corso.
Mentre i Momenti sono un principi pratici –da sviluppare secondo le specificità della materia e dell’insegnante- che daranno forma alle lezioni e al programma di ciascun corso di studi.
Forma:: Lezione attiva
C’è un docente, c’è una classe e si fa lezione. Funziona così dalle elementari. Ci sei abituato pensi, e invece no. Le lezioni, qui a Mohole, sono davvero attive. Sono preziose occasioni di scambio. Si parla. Si impara. Ci si confronta. C’è un sacco di movimento e un buon profumo. Come di popcorn.
Forma:: Workshop
Immaginare, progettare, realizzare, presentare, concludere: un workshop è un’occasione importante perché serve a simulare la professione in un ambiente protetto, insieme al docente e ai compagni di classe. Porterai a termine un progetto che domani potrai inserire nel tuo portfolio: il tuo biglietto da visita per il mondo del lavoro!
Forma:: Laboratorio
Qui a Mohole ci sono le Isole di Progetto. Ecco, intorno a questi grandi tavoli, al di fuori delle 600 ore circa di didattica, si pensa, si scrive, si sbaglia, si cancella, si riscrive. Tutto con la propria testa. Il laboratorio è uno spazio per sperimentare idee e mettersi alla prova. In autonomia, ma mai da soli: una volta finito, c’è la revisione con il docente.
Momenti:: Warm Up
Arrivi in aula. Magari è mattina, piove e uscire dal piumone è stato come scalare il K2. Oppure è il tuo primo giorno e sei un poco agitato. Niente paura: qui a Mohole la giornata inizia sempre poco per volta, con un breve riscaldamento. Un dibattito guidato, la visione di contenuti, oppure l’analisi e la ricerca di fonti o materiali, possono aiutarti a cominciare con il piede giusto. Anche di lunedì.
Momenti:: Condivisione dei saperi
Ci siamo. Adesso entriamo nel vivo. Il docente comincia a parlare, poi ti mostra un video, poi una slide, poi un’immagine. No, non è impazzito. Perché tu possa capire al meglio ogni argomento, qui a Mohole utilizziamo 4 metodi diversi: la voce, il testo, la componente visuale e l’esercitazione. Intanto, puoi fare tutte le domande che vuoi. Senza ansie.
Momenti:: Esercitazione
Esercizi, esperimenti e prove: l’esercitazione, in classe oppure a casa, serve per mettere subito in pratica i saperi appena condivisi, per trasformarli in abilità, consolidare la manualità, definire la propria identità professionale e sviluppare fiducia in sé stessi. Insomma, un sacco di belle cose. Il lavoro <strong>di gruppo</strong> ti aiuta a sviluppare la capacità di confrontarti in modo costruttivo con i colleghi, mentre quello<strong> individuale</strong> serve per allenare il senso di responsabilità, l’attenzione alle scadenze e le abilità di sintesi e di presentazione. Fantastico, no?
Momenti:: Decompressione
A un certo punto, la lezione cambia ritmo. Si esce dalla scuola, oppure no ma è bello lo stesso. Potrebbe essere una passeggiata nel quartiere. Un quiz. Un dialogo collettivo. Uno spazio di riposo costruttivo all’interno della didattica, per mantenere alta l’attenzione. Proprio come al campetto, quando fai stretching a pallone fermo, per non farti venire i crampi.
Momenti:: Valutazione
Qui a Mohole il voto non è solo un numero, perché non abbiamo fretta di arrivare al risultato e siamo convinti che sbagliare sia importante per il successo formativo di tutti. Ogni tuo lavoro viene esaminato con attenzione: la valutazione diventa un’occasione di dialogo e confronto con il docente, per allenare la tua capacità di autovalutazione.
Momenti:: Circolarità
8 indirizzi di studio. Tantissime competenze che sarebbe un peccato lasciare da sole. Collaborando a progetti comuni con i colleghi di altri indirizzi, costruisci relazioni molto simili a quelle professionali e impari a comprendere le difficoltà degli altri mestieri. Tanti nostri studenti, una volta finita la Scuola, hanno cominciato a lavorare insieme. Ed è stato un successo. Sempre.
NELLA PRATICA
Questi principi generali entreranno nella didattica e in tutti i programmi. Questo non significa che ogni singola lezione dovrà contenere tutte queste voci, e neppure che ogni singolo corso lo farà, o che toccherà ad ogni singolo docente seguire tutti questi paletti.
Il senso è che ciascun programma contenga tutti questi momenti, distribuiti in maniera il più possibile uniforme nel corso dell’anno. Ogni settimana ci sarà un momento di warm-up. Nelle prime tre lezioni di una materia si faranno esercitazioni individuali, ma non ci saranno compiti. Più avanti chiameremo il prof di un’altra scuola (o gli allievi di un’altra scuola) per confrontarci con loro sulle nostre idee per il workshop.
NOTE E CONSIDERAZIONI
Praticamente tutti i principi sopra elencati sono già parte della didattica di molti docenti.
La battuta che si fa poco prima dell’intervallo, la chiacchierata all’inizio della lezione, l’esercizio assegnato appena finito di spiegare come si gira un solido nello spazio… Sono appunto esempi di decompressione, warm-up ed esercizio individuale.
Ma allora cosa cambia?
Intanto la sistematizzazione e la condivisione di queste prassi: non sono più soltanto “stili personali”, ma diventano “stili della scuola”.
E poi, più in generale, il modo di intendere la lezione. Oggi credo la intendiamo tutti come una monade di contenuti indipendente dal luogo e dal contesto in cui avviene. “Arrivo. Spiego. Faccio lavorare chi ho in classe. Intervallo. Caffè. Battuta con X. Rientro in classe e chiudo dentro gli allievi fino alla fine”.
Domani, la lezione sarà piuttosto parte di un tutto più ampio e più fluido –la didattica, appunto- che procede in modo organizzato, invadendo le singole classi e lasciando che le singole classi la invadano.
